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Fathi Hassan - Ricamo richiamo
Tecnica: Serigrafia
Fascia cornice: C
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tratto da: Wikipedia
“… Fathi Hassan nasce a Il Cairo il 10 maggio 1957. Durante gli studi conosche Ghaleb Khater, affermato scultore nel panorama artistico nazionale, che rimane favorevolmente impressionato dalla creatività e dall’interesse per l’arte di Hassan. A sua volta l’artista è così affascinato dalle sculture di Khate, che spesso rimane a scuola per aiutarlo e discutere di arte. Nel 1976 lavora presso una libreria irachena nel centro storico di Il Cairo. Questa esperienza lavorativa è molto importante perché gli ha permesso di entrare in contatto con scrittori e poeti egiziani,diventati in seguito molto famosi, come Yahia Eltaher Abballa (autore di La Ruota e il Bracciale) e Wahid Hamed (uno dei massimi sceneggiatori egiziani di cinema e teatro). Il proprietario della libreria irachena lo vede disegnare e lo invita a proporsi come disegnatore pubblicitario al Ministero dello Spettacolo a Baghdad. Nel 1978 si trasferisce in Iraq, dove lavora al Ministero dello Spettacolo. Elabora quadri animati nello stadio nazionale di Baghdad con Kazim Haidar, uno dei più importanti pittori iracheni dell’avanguardia del dopoguerra. Nel 1979 grazie ad una borsa di studio conseguita presso l’Istituto di Cultura Italiana del Cairo Fathi Hassan si trasferisce in Italia, per frequentare l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Su segnalazione del Prof. Ottaiano svolge anche l’attività di scenografo alla sede Rai di Napoli. Nello stesso periodo l’artista frequenta la Galleria di Amelio, dove conosce gli artisti James Brown, Joseph Beuys, Mimmo Paladino, Nino Longobardi, Mattel Torp e Richard Long. Si diploma nel 1984 con una tesi sull’Influenza dell’arte africana nel Cubismo. Nel 1988 il critico d’arte Achille Bonito Oliva lo segnala alla XXIII Biennale di Venezia, dove partecipa nella sezione “Spazio Aperto 1988″. Fathi Hassan diventa il primo artista di origine africana ad esporvi. Lo Smithsonian Institute di Washington D.C. lo inserisce fra gli artisti di “Textures, word and symbol in Contemporary African Art”. Il Metropolitan Museum of Art di New York City lo cataloga nella “Youth Generation”….”